la bellezza è un linguaggio
che porta a galla
l’invisibile

Refettorio Modena fa parte del progetto culturale globale di Food for Soul, organizzazione non profit fondata da Massimo Bottura e Lara Gilmore.

La missione di Food for Soul è combattere lo spreco alimentare e l’isolamento sociale attraverso la bellezza e la cultura.

I luoghi dove questa missione trova compimento sono i Refettori.

Dopo la sorpresa del Refettorio Ambrosiano, un esperimento immaginato a Milano solo per i sei mesi di Expo 2015 e che invece apre ancora le porte ogni sera da più di nove anni, oggi Food for Soul supporta l’attività di 12 Refettori in 8 paesi nel mondo.

→   I REFETTORI DI FOOD FOR SOUL NEL MONDO

I Refettori sono spazi improntati alla bellezza – architettonica, artistica, culturale – dove accogliamo le persone più fragili della comunità, individui e famiglie spesso invisibili, e serviamo a tavola gratuitamente un pasto di tre portate.

Nelle cucine dei Refettori recuperiamo risorse in eccesso e ingredienti destinati allo spreco e li trasformiamo in piatti speciali per i nostri ospiti.

Mangiare insieme è l’occasione per innescare qualcosa di più prezioso: connessioni, amicizie, idee, cultura, consapevolezza.

Un Refettorio è anche un’opportunità per veicolare conoscenza e sensibilità sul tema dello spreco.

Ogni Refettorio ambisce a coinvolgere l'intera comunità, in tutte le sue parti.

Gli individui più fragili, accolti come ospiti a tavola, e le persone comuni, coinvolte come volontari per aiutare la preparazione in cucina e il servizio in sala.

Gli chef locali, invitati a cucinare per gli ospiti sposando lo spirito antispreco che ispira il progetto.

Il settore privato, chiamato a sostenere l’attività quotidiana attraverso donazioni o con l'organizzazione di momenti di volontariato aziendale; il settore pubblico e altre realtà del terzo settore, per curare insieme la dimensione sociale.

→ COME AIUTARE

Modena

Refettorio Modena è nato a marzo 2024.

Dopo una prima esperienza svoltasi prima della pandemia con il nome di Social Tables Ghirlandina, il progetto è stato ripensato ed ha aperto le porte come Refettorio Modena quattro anni dopo.

Ogni lunedì e giovedì, alla sera, lo spazio accoglie a cena più di sessanta persone.

Il Refettorio esiste grazie ai suoi primi sostenitori.

Quasi duecento volontari hanno dato la propria disponibilità a supportare il progetto, le operatrici sociali del Comune di Modena hanno curato la dimensione di comunità, le chiese parrocchiali del centro storico hanno invitato le prime famiglie, Banco Alimentare e Conad hanno fornito la dispensa iniziale.

→ TUTTI  I SOSTENITORI DEL PROGETTO

Il Refettorio prende vita nel centro storico di Modena, in una piccola cappella parte del complesso del Palazzo Arcivescovile.

La cappella e gli spazi adiacenti sono gestiti dalla Fondazione Auxilium e ogni giorno a pranzo sono sede del Self Service Ghirlandina, la mensa del centro storico aperta a tutta la città.

Nel 2016 lo chef Massimo Bottura, fondatore di Food for Soul, ha commissionato agli artisti modenesi Luca Zamoc e Luca Lattuga la decorazione della cappella.

Da questo incontro è nato l’affresco Ca’ Zemian, una suggestiva opera figurativa che mette in scena un episodio della vita del vescovo Geminiano, santo patrono della città di Modena. La leggenda racconta che nel quinto secolo, quando gli Unni guidati da Attila invasero l’Italia, il vescovo Geminiano fece calare una fitta coltre di nebbia che nascose la città, salvandola dall’assalto degli invasori.

La storia rappresentata nell’opera si lega profondamente allo spirito del Refettorio: la città scompare e poi riappare, rendendo visibile l’invisibile; la nebbia, un fenomeno meteorologico che in città siamo abituati a considerare cupo e deprimente, diventa una risorsa e un’opportunità di salvezza.